Cos'è e come funziona il Geocaching 🗺️ e l'applicazione nel marketing turistico ⛰️
In una vacanza in montagna ho scoperto, grazie alle mie figlie, il Geocaching..
Che cos'è?
Il Geocaching è una sorta di caccia al tesoro all'aperto basata sul GPS che coinvolge una community mondiale di oltre 10 milioni di persone.
Come funziona?
Da una parte ci sono gli Hiders che nascondono dei contenitori (chiamati in inglese cache) in giro per il mondo mappandoli su un'applicaizone inserendo le coordinate GPS.
Ci sono oltre 3 milioni di cache attive in tutto il mondo.
Dall'altra parte (la gran parte) ci sono i Seekers che devono cercare le cache utilizzando il GPS dello smartphone aiutandosi con le coordinate di latitudine e longitudine fornite dagli Hiders.
Inoltre ad aiutare i seekers ci sono spesso anche degli indizi utili (hint) e foto della zona in cui è nascosto il contenitore.
A volte gli indizi sono molto originali e presentano dei piccoli indovinelli, per esempio in una location era riportato: "Entra... e ricordati di una famosa canzone dei Pink Floyd"; le mie figlie non avevano la più pallida idea di cosa significasse (per ovvi motivi anagrafici) ed ho indicato loro di guardare sul grande muro davanti a loro 😉.
La piattaforma oggi più utilizzata per il geocaching è sicuramente quella del sito e community di geocaching.com e prevede l'utilizzo dell'App associata.
Una volta scoperta la cache occorre aprirla ed estrarre il LogBook (piccolo registro di carta) dove annotare il nostro passaggio con data e nome/alias usato su Geocaching.
Inoltre è bene annotare il passaggio anche sull'App (cliccando su LOG) selezionando "Found it" o "DNF" (nel caso in cui non sia più presente e questo darà modo all'hider di ripristinare la cache) e aggiungere un commento e/o una foto.
Con la mia famiglia abbiamo cercato i contenitori tra le montagne del Trentino ed è stato divertentissimo, i ragazzi hanno continuato a camminare e cercare fino al tramonto.
Nelle immagini che seguono alcuni esempi di cache.
Ci sono cache di diversi tipi, sull'app viene indicato se sono grandi o piccole e la tipologia; per esempio nella foto che segue il contenitore è di tipo calamita e l'abbiamo trovato attaccata ad un palo all'ingresso della funivia.
Una caratteristica importante delle cache è che non sono ben visibili, per due motivi principali:
- per rendere il gioco della scoperta più divertente
- per evitare che curiosi ignari del progetto portino via i contenitori
Quando è nato il Geocaching
Abbiamo visto come alla base del funzionamento del Geocaching ci sia l'uso del GPS.
Il GPS è nato negli '60 per finalità militari, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti iniziò a esplorare la possibilità di utilizzare satelliti per la navigazione e il posizionamento militare.
Non era consentito l'uso civile, o meglio, il segnale era deliberatamente degradato per rendere le coordinate poco precise (degradazione selettiva).
Tutto questo fino al 2 maggio del 2000 quando sotto il governo di Clinton gli USA decidono di rendere disponibile il GPS "preciso" anche ad un uso non militare, questo giorno è chiamato il Blue Switch Day (il nome deriva dalla pratica di utilizzare il colore blu per indicare le operazioni militari o i sistemi riservati).
Per gli appassionati di GPS il giorno dello switch fu un giorno memorabile e subito la comunità si interrogò su come poter utilizzare tale tecnologia.
Il primo a pensare al gioco del nascondere oggetti fu Dave Ulmer, un consulente informatico, che immediamente il 3 maggio posizionò un contenitore costuito da un secchio nero nei boschi dell'Oregon vicino a Beavercreek.
All'interno del secchio c'era anche un guestbook, una matita e vari oggetti premio (una fionda, dei libri e video).
Il passo successivo di Ulmer fu condividere le seguenti coordinate con la comunità online del gruppo sci.geo.satellite-nav:
N 45° 17.460 W 122° 24.800
Il secchio nero fu di fatto la prima cache posizionata, ma va detto nei primi anni il fenomeno era ristretto ad una comunità molto tecnica (dovevi possedere un disposito GPS).
La diffusione e l'integrazione del GPS in tutti gli smartphone ha fatto esplodere è stato il vero abilitatore dell'ecosistema del Geocaching che è cresciuto molto negli ultimi anni.
Qual è l'obiettivo? Quali sono i vantaggi per chi pratica questa attività?
Un amico tempo fa mi chiese ma che senso ha cercare?
La bellezza del Geocaching a mio avviso risiede nei seguenti punti:
- il senso di avventura e la ricerca, ti riporta a quando eri bambino e leggevi di tesori nascoti
- l'esplorazione, tipicamente il geocaching si pratica in luoghi molto belli a livello naturalistico o artistico e questo ti consente di scoprire e conoscere il territorio (dall'app cliccando sulla descrizione della cache puoi ricevere diverse informazioni sulla location in cui è stata collocata).
- ti senti parte di una grande community distribuita in tutto il mondo ed è bello vedere persone di altri paesi essere stati sui tuoi stessi percorsi; inoltre, se ami l'ambiente, i valori della community sono molto orientate al suo rispetto.
- fa bene alla salute in quanto ti spinge a muoverti e camminare
- è divertente, è un gioco ed è bello farlo con i figli, la famiglia e gli amici
- i ragazzi tornano a giocare all’aperto ed in questo caso lo smartphone non li incolla alla poltrona ma li spinge a muoversi (le mie figle dopo una giornata di escursioni hanno continuato a camminare fino al tramonto spinte dalla voglia di trovare un altro contenitore).
Marketing turistico e Geocaching
Da un punti di vista marketing il Geocaching è un perfetto servizio Phygital: fisico + digitale.
A livello di marketing turistico il Geocaching può essere uno strumento fantastico per promuovere il territorio in modo innovativo e divertente.
I geocache andranno posizionati in modo da far conoscere le aree più belle della zona, siano esse naturalistiche che artistiche/storiche.
E' importante arricchire di informazioni la cache (in modo che sia letta dall'app), in modo che le persone possano conoscere in profondità le varie location dove sono nascoste.
Di seguito un esempio della descrizione associata ad un contenitore che spiega l'origine e il valore della zona in cui è stato trovato (nella fattispecie parliamo della bellissima Torre del Cerrano all'interno dell'area marina protetta di Pineto).
Geocaching.com da l'opportunità di creare dei GeoTour, con questa formula possiamo posizionare diverse cache sul percorso da promuovere che sono collegate tra di loro (tecnicamente si chiamano multicache, trovata la prima al suo interno ci sono indicazioni per trovare le altre).
Alla fine del percorso ha senso inserire anche un premio, per esempio un biglietto gratis per un parco o per l'ingresso in un museo.
Attenzione però che se vogliamo creare un progetto di GeoTour dobbiamo pagare, in cambio si riceve visibilità e promozione a livello mondiale con la pubblicazione sul sito geocaching.com e con la condivisione sui social e con la newsletter (va valutata bene la reach di questi strumenti).
Il GeoTour ha senso se organizzato da l'ente locale di promozione del turismo, dal comune o dalle associazioni di categoria.
Altro vantaggio è che consente di spostare il traffico turistico anche in zone meno note e battute ma belle che meritano di essere visitate.
ATTENZIONE: una volta creato il GeoTour non bisogna dimenticarsi di manutenerlo verificando la presenza e l'integrità dei contenitori, il rischio è che possa essere un boomerang e creare un'esperienza negativa.
Comunque anche senza usare i GeoTour la presenza delle cache sul territorio è di grande valore.
Per ingaggiare i turisti e fidelizzarli può avere senso anche organizzare degli eventi e/o creare sempre nuovi percorsi (magari con una newsletter prodotta dal territorio).
Una struttura ricettiva (Hotel, B&B, campeggi, ecc), per un certo tipo di clientela, può divulgare il progetto con un piccolo brief su come funziona e da dove iniziare il percorso.
Personalmente spero che il movimento del Geocaching cresca in Italia, magari sostenuto da iniziativa locali ed abbinato anche ad attività di Orienteering (un’attività simile un pò + competitiva che ha anch’essa grosse potenzialità in termini di marketing turistico).
In Italia abbiamo una quantità di ricchezza naturilistica, storica e artistica che c'è l'imbarazzo della scelta su dove posizionare le cache!
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