Il valore dell'esempio e delle storie di ispirazione 🚀

Ricordo anni fa davanti ad una nota palestra di Milano due Istruttori/Personal Trainer che fumavano di gusto all'ingresso del centro con una pronunciata pancetta al vento 😂😂

Mi chiesi quale credibilità possa avere un istruttore che deve rimettermi in forma ed in salute se lui per primo non segue le regole necessarie per esserlo?

Se non ci credi tu che lo fai di mestiere perchè dovrei farlo io!

Penso di essere una persona aperta e non estremista ma una cosa ho capito: l'esempio vale più di mille parole.

dare esempio

I consigli si valutano dai risultati, sia dai risultati che consegue chi riceve il consiglio e sia dai risultati che ottiene chi lo fornisce (o conseguito in passato). Altrimenti chiunque potrebbe insegnare qualsiasi cosa.

Le persone apprendono più da quello che fai che da quello che dici!

Inoltre se fai qualcosa con passione comunicherai anche il perché lo fai, in modo da arrivare non solo alla mente ma anche al cuore delle persone e della motivazione.

Questi concetti possono essere applicati in tantissimi contesti: l'educazione dei figli, la gestione di un team di lavoro, lo sport, la reputazione di un brand.

Se vogliamo che i nostri figli rispettino gli altri e la natura, leggano, facciano sport, ecc... dobbiamo essere i primi a farlo costantemente.

La massima espressione dell'esempio è l'ispirazione!

La storia e l'azione di alcune persone che ne ispirano altre.

Per chi ama viaggiare ✈️ la decisione di una nuova meta da esplorare spesso nasce dal racconto di altri viaggiatori. Queste storie hanno la doppia valenza di renderci consapevoli di un nuovo luogo e della fattibilità del viaggio (in particolare per quelli più complicati ed avventurosi).

Analogamente in molti campi ci sono stati dei precursori che hanno aperto nuove strade percorse successivamente da tanti altri.

Strada, Montalcini, Mandela

E' la via con cui l'umanità cresce e progredisce in tutti i campi.

“Senna è stato un'ispirazione e, anche se sono passati 20 anni, il suo spirito sopravvive in tutti i piloti da corsa.” - VALENTINO ROSSI

Quando ero ragazzo le strade di vita percorribili erano date dal contesto in cui vivevo e dalle informazioni di cui mi nutrivo.

Oggi ci sono molte più possibilità e molte più storie e percorsi già tracciati che possono ispirare i giovani (ed aiutarli a trovarne di nuove).

Molte persone non sanno dell'esistenza di alcuni percorsi, se avessero l'opportunità di ascoltare la storia di altri e attingere dalla loro esperienza scoprirebbero nuove vie già tracciate.

L'ignoto ci fa paura ma se sappiamo che qualcuno ci è già stato acquisiamo sicurezza e ci rendiamo conto che lo possiamo fare anche noi.

Il problema è che le storie positive non hanno abbastanza evidenza, devi essere fortunato ad inciamparci sopra e ti aiuterà a trovare la tua strada. La cronaca e lo scontro politico circolano molto di più (per l'effetto del bias della negatività) che il racconto di storie di vita ispiratrici (non solo di tipo professionale).

A volte sembra quasi che ci piaccia vedere chi sta peggio per consolarci piuttosto che guardare oltre.

A mio modesto parere, da quello che osservo da tempo, è che dobbiamo fare pace con il successo degli altri (su tutto, dalla piccola attività in ufficio fino alla realizzazione nella vita) e criticare meno cercando il meglio da chi ci prova, da chi fa e non attendere con piacere la sconfitta dell’altro.

La vita non è una gara 🏃, è un viaggio ✈️ che facciamo tutti insieme.

Penso che noi italiani abbiamo delle potenzialità uniche, un mix di storia e genetica introvabili ma una Ferrari nei box senza benzina 🏎️ è meno utile per trasportarci di una bici arrugginita.

Dobbiamo far circolare più storie di ispirazione possibili, dobbiamo circondarci di esempi positivi.

Raccontiamo le storie di chi ha trovato uno scopo, segue una passione, coltiva un sogno, le storie di chi non accetta i limiti e coltiva il suo potenziale.

Riempiamo le scuole di testimonianze, l’esempio vale mille parole. Non sono americanate e se lo sono ha senso copiare.

Nel mondo del marketing uno degli speech di maggiore ispirazione è quello di Gary Vee che racconta la sua esperienza e l'importanza della costanza e perseveranza, da far ascoltare a tutti coloro che vogliono intraprendere.

II contesto e l'esempio

Nel 2022 il Nobel per la medicina è andato allo svedere Svante Pääbo per i suoi studi sul genoma degli ominidi.

La cosa che mi ha colpito è che suo padre vinse lo stesso premio in medicina 40 anni fa per i suoi studi sulle prostaglandine (unica differenza è che il figlio l’ha vinto da solo mentre il padre insieme a Bengt I. Samuelsson e John R. Vane).

Nobel medicina Svante Pääbo padre e figlio

La probabilità di riuscire a vincere un Nobel è bassissima immaginiamo di vincerne due in famiglia.

Pensavo che fosse una cosa rarissima ed invece no!

La famiglia Curie fece strage di premi, ben cinque; la grande Marie Sklodowska ne vinse addirittura due (in chimica e fisica), poi lo prese anche il marito Pierre e dopo 32 anni la figlia Irène Joliot-Curie, con il marito Frederic, sempre in chimica per la scoperta della radioattività artificiale.

Joseph John Thompson prese il Nobel per la fisica nel 1906 ed il figlio, George Paget, lo ricevette nel 1937 per gli studi sulle particelle radioattive (già studiate dal padre).

Aage Bohr fu premiato nel 1975 per la scoperta della connessione fra moti collettivi e moti di particella nucleari mettendo a frutto le scoperte del padre Niels, che vinse il Nobel per la fisica 53 anni prima proprio per gli studi sulla struttura atomica.

Hans von Euler-Chelpin nel 1929 vinse il premio in chimica per gli studi sugli enzimi responsabili della fermentazione dello zucchero, e suo figlio Ulf von Euler si aggiudicò il Nobel per la Medicina nel 1970 (per gli studi sulla noradrenalina).

Roger David Kornberg fu premiato per la chimica nel 2006, al padre Arthur, cinquant’anni prima era stato assegnato il Nobel per la medicina.

Nel 1915 addirittura padre e figlio vinsero insieme il Nobel per la fisica, erano William Henry Bragg e suo figlio Lawrence. Quest'ultimo ad oggi, con i suoi 25 anni, è il più giovane ad aver vinto l'ambito premio.

I fratelli Jan Tinbergen e Nikolaas Tinbergen fecero una bella doppietta a distanza di 4 anni, il primo vinse il Nobel per l’economia (1969) e il secondo quello per la medicina (1973).

Tutti questi casi confermano la teoria del contesto e dell’esempio (oltre che della genetica):

se vivo in un ambiente in cui ricevo stimoli e conoscenza il mio livello cresce fino a raggiungere almeno quello di chi mi sta accanto.

A livello aziendale (ma applicabile anche a livello sportivo e sociale) significa avere i migliori talenti in quanto consentirannno di alzare il livello anche degli altri.

L'esempio di Kobe Byant per cambiare la mentalità di una squadra

La squadra di basket USA dopo le glorie del dream team delle Olimpiadi del 92 (con Michael Jordan, Magic Johnson, Scottie Pippen, Larry Bird e Charles Barkley) man mano aveva perso smalto ed i campioni americani erano stati eliminati ai mondiali del 2002, alle Olimpiadi di Atene 2004 e ai mondiali in Giappone (2006).

Nonostante gli Stati Uniti mandassero sempre i campioni NBA (prima degli anni novanta andavano i giocatori del college) non era più sufficiente per vincere.

Mancava la mentalità giusta, la voglia di vincere, la voglia di combattere in campo.

Su Netflix è presente un bel documentario dal titolo "The redeem team": la squadra del riscatto.

Il documentario parla della preparazione del team USA per le Olimpiadi di Pechino del 2008.

La squadra è anche in questo caso composta di campioni e tra questi questa volta c'è il grande Bryant.

Kobe è un tipo solitario e non è famoso per essere un tipo espansivo e la squadra lo accoglie in modo freddo.

Ma al primo allenamento si vede la differenza tra lui e gli altri, lotta su ogni pallone e si tuffa come se fosse l'ultima palla della finale NBA (ricorda la tecnica di Borg per migliorare la concentrazione).

L'effetto è che tutti, vedendo l'esempio del campione, aumentano la loro intensità e gli allenamenti diventano molto più produttivi ed efficaci.

Kobe fa capire che occorre lavorare duro su tutti i livelli del gioco, non solo in attacco ma anche in difesa non disdegnando il lavoro sporco (inteso come il gioco meno spettacolare delle piccole cose) e lo fa con l'esempio in ogni allenamento.

I giocatori in preparazione alle Olimpiadi si spostano a Las Vegas per allenarsi e la sera tutti vogliono uscire a divertirsi, vanno in discoteca tranne uno: Bryant.

Nel documentario i giocatori della nazionale USA raccontano che tornando dalla discoteca alle 6 di mattina incontrarono Kobe Bryant già tutto sudato e dopo un primo allenamento (alle 5 am) era pronto ad allenarsi con i pesi! 💪💪

I giocatori rimangono colpiti dalla dedizione del campione e ne parlano tra di loro, il risultato?

Prima Le Bron e Wade e poi successivamente tutti i giocatori iniziarono ad alzarsi presto per allenarsi seguendo lo stesso programma di allenamento di Bryant.

Questo è il potere dell'esempio, non occorre parlare basta far parlare le azioni.

Kobe aveva trasmesso la sua attitudine, il suo mindset a tutta la squadra.

A questo punto i risultati arrivarono e finalmente gli Stati Uniti riconquistarono l'oro olimpico 🥇 battendo la Spagna 118-107.

I bravi allenatori costruiscono le squadre proprio sull'attitudine e l'esempio dei campioni, in quanto sanno che sicuramente alzeranno il livello di tutta la squadra.

La responsabilità dell'esempio

Durante i quarti di finale dei mondiali di calcio 2022 in Qatar dopo una durissima partita l'Argentina batte ai rigori l'Olanda.

Nel momento in cui i giocatori hanno compreso di aver vinto grand parte di loro ha pensato bene di sbeffeggiare gli avversari olandesi, come attesta la foto che segue (da notare al contrario il comportamento del campione Messi che pensa solo a festeggiare).

giocatori argentini prendono in giro olandesi

Nella partita precedente a questa il Brasile veniva eliminato dalla Croazia.

Al termine dell'incontro, Leo, il figlio del giocatore croato Perisic, va a consolare il campione brasiliano Neymar.

Figlio Perisic che consola Neymar

Due esempi di valore opposto.

I giocatori argentini probabilmente avevano le loro ragioni per vendicarsi ma hanno dato un cattivo esempio a centinaia di milioni di persone, un pubblico composto da tantissimi ragazzi appassionati di calcio.

Avevano l'opportunità di mostrare cos'è il rispetto e la separazione tra la competizione e la persona.

Al contrario proprio un bambino ha dato l'esempio più bello, un gesto pulito e sano.

E' un dato di fatto che chi gode di massima visibilità ha una grande responsabilità e deve essere consapevole dell'impatto che i suoi comportamenti possono avere sugli altri.

Purtroppo per il bias della negatività il gesto dei giocatori argentini ha avuto molta più visibilità di quello di Leo che abbraccia Neymar.

I giovani sono il futuro e per un futuro migliore ci vuole l'esempio positivo.

Perchè i ragazzi assorbono più da quello che vedono che da quello che sentono.

Siamo tutti influencer

Ognuno di noi influenza chi gli sta vicino in particolare il nostro esempio ha un impatto enorme sui nostri figli.

Tale effetto è ben rappresentato dal video (Children See, Children Do) della NAPCAN (National Association for Prevention of Child abuse and Neglect) la società australiana nata per contrastare l'abuso e l'abbandono dei bambini e per creare un migliore contesto sociale.

L'esempio positivo genera anche quello che viene chiamato l'effetto domino della gentilezza o Kindness Boomerang.


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