Come creare il nome di un brand? Quali sono i diversi tipi di marca? Quali sono le tecniche utilizzate dai brand più famosi?
La scelta del nome della propria azienda grande o piccola che sia è una fase molto delicata e a volte complicata. Il problema del nome si presenta anche per il lancio di un nuovo brand o per un sito o servizio.
Sbagliare il nome può avere effetti importanti sulla brand awareness sia in termini di riconoscimento che ricordo; inoltre bisogna sentirlo proprio, bisogna crederci in quanto rappresenta la nostra immagine, i significati che vogliamo comunicare ed in generale quella che viene chiamata Brand Identiy.
Nel mondo del marketing si usa di continuo la parola brand che in italiano letteralmente significa marca.Quando mi capita di dover trovare un nome per un'idea/servizio/prodotto trovo molto utile studiare la grammatica della costruzione del nome di un brand partendo dalle diverse tipologie; inoltre può aiutare anche conoscere la genesi di brand che oggi sono iconici come Google, Amazon, Nike, IBM, ecc...
In funzione della sua costruzione di seguito le principali categorie di marchio:
- Nome del proprietario/fondatore
- Descrittivi
- Evocativi
- Di fantasia
- Neologismi
- Acronimi
- Geografici
Vediamoli tutti con una serie di esempi pratici.
Nomi dei proprietari: Ferrari, Versace, McDonald's
E' il classico dei nomi, l'elenco di brand di successo che prendono il nome dal fondatore è lunghissimo ed anche quando esso non è più il proprietario la marca segue il suo corso.
Questa tecnica è molto usata nel mondo brick & mortar e pochissimo nel mondo digital (potrebbe essere un'idea 💡 traslarla anche in questo mondo, magari con un nome di persona 🤔).
Descrittivi: Hotels.com, SalesForce, Poltrone e Sofà
I nomi descrittivi sono quelli che già dalla parola ci consentono di comprendere di quale prodotto o servizio si parli.
Se il nome "Ferrari" può essere associato a qualsiasi cosa (infatti è un brand presente in diversi settori) al contrario Poltrone e Sofà non lascia spazio all'ambiguità (e scusa la rima 😉).
Nel mondo digitale ed in particolare per i siti online questa tipologia ha avuto un'ampia diffusione anche per sfruttare i motori di ricerca; infatti con il nome descrittivo del bisogno del cliente e relativo dominio si aumentava la probabilità di essere tra i primi risultati di Google. Questo vantaggio è durato poco in quanto con l'update EMD (Exact Match Domain) il peso del nome del dominio è stato ridimensionato.
Evocativo/suggestivo: Nike, Amazon, Patagonia
Questi brand nascono da una metafora, da un'analogia, da un'associazione con un concetto, un personaggio, un territorio, ecc....
Essi sono in grado di creare delle suggestioni che poi ognuno di noi può esplorare per aggiungere nuovi significati.
In questa categoria ci sono anche le parole provenienti da lingue del passato (greco e latino) o da lingue di paesi meno noti (per esempio il nome Ubuntu per sistema operativo open-source deriva da un'antica parola africana che significa "io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti").
Come è nato il nome di Amazon, dal cadavere al fiume
Il 5 luglio del 1994 nacque a Bellevue, Washington un’azienda di nome Cadabra destinata a cambiare il mondo dell’ecommerce.
Dopo un anno Jeff Bezos cambio il nome in Amazon quando si rese conto che il suo avvocato al telefono comprese il brand come Cadaver!
La scelta del nuovo brand fu guidata da una granda visione 😊: il nome doveva cominciare con la A!
La scelta era meramente tattica e serviva per essere in cima alle directory web dei tempi organizzate in ordine alfabetico.
Se ci fosse stato Google forse Amazon avrebbe avuto un nome descrittivo 😉
Analizzando il dizionario l’occhio di Bezos cadde sulla parola Amazon e sull’analogia tra il famoso fiume, il più lungo della Terra, con la libreria più grande della Terra.
Bezos quando comunicò il nuovo nome disse:
“Non è solo il fiume più lungo del mondo, ma il secondo in classica è staccato di parecchio. Il Rio delle Amazzoni straccia tutti i concorrenti.”
Mai previsione fu più azzeccata 💰💰
Come è nato il brand Nike e lo Swoosh
Leggendo il bellissimo libro "L'arte della vittoria" (titolo originale Shoe Dog) di Phil Knight (fondatore della Nike) si scopre l'origine del nome e la velocità con cui fu definito.
Tratto dal libro: "Arrivò il giorno della decisione. La Canada aveva già messo in produzione le scarpe, e i campioni erano pronti a partire, ma prima che le potessero spedire avremmo dovuto scegliere un nome. Avevamo anche in programma pagine pubblicitarie sui periodici, che dovevano uscire in concomitanza con le spedizioni, e i grafici aspettavano di sapere che nome inserire. Poi, non ultimo, dovevamo presentare la documentazione all’Ufficio brevetti americano. Woodell entrò nel mio ufficio. «Il tempo è scaduto» disse. Mi sfregai gli occhi. «Lo so.» «Allora, quale sarà il nome?» «Non lo so.»”
Poi arrivò l'idea! Johnson uno dei primi collaboratori di Knight disse di aver sognato il nome giusto: Nike.
Non avevano tempo, Knight scrisse il nome sul quaderno e lo confrontò con gli altri nomi che aveva in mente: Dimension Six e Falcon.
Poi pensò che Nike aveva un bel suono, era corto (come devono essere i marchi iconici), pensò alla dea greca della vittoria e decise per Nike.
Come scrisse nel libro alla fine non seppe nemmeno lui cosa l'avesse portato a quella decisione forse fortuna, istinto o una voce interiore.
Sta di fatto che il brand è stato da subito un fattore critico di successo di quest'azienda da cui fu sviluppato uno dei loghi tra i più iconici degli ultimi anni.
L'idea del baffo (lo "swoosh") venne ad una giovane studentessa d'arte, Carolyn Davidson, che per 35 dollari ed in meno di una giornata, partendo dall'origine del nome, stilizzò delle ali: le ali della vittoria della dea Nike.
Nomi di fantasia: Google, Tudum, Kodak
I nomi di fantasia come dice la parola stessa sono completamente inventati.
Chi li ha pensati non poteva trovarli sul dizionario (come ha fatto Bezos) ma poi sperano che ci possano entrare successivamente 😉
Lo spunto per un nome di fantasia può venire da diverse fonti tra cui anche la casualità e l'errore.
Come nasce Google e la matematica
Google nasce nel 1996 a Stanford durante il dottorando di Larry Page e Sergey Brin.
Il primo nome del motore di ricerca era però Backrub, che in italiano diventa: "massaggiare, trofinare la schiena".
I fondatori decidono un giorno che è giunto il momento di cambiare nome, necessario per uscire dall'ambito accademico e lanciarsi sul mercato.
Fanno una sessione di brainstorming con alcuni studenti dell'università di Stanford e li uscì il nome Googolplex.
Googolplex era il nome che il matematico Edward Kasner diede nel 1938 al numero 10 elevato a 100, il nome si narra sia stato creato in quanto essendo un numero con un 1 e 100 zero il piccolo nipote faceva fatica a leggerlo: 100000000000000000000000000000000000000...........
Del nome fu presa la prima parte e nella registrazione del dominio ci fu un errore (in quanto i fondatori non sapevano lo spelling della parola) e lo registrarono come pensavano che si scrivesse.
Il resto è storia e la parola "googlolare" è entrata nel vocabolario dei neologismi.
I fondatori si fecero perdonare l'errore iniziale dando il nome Googleplex al complesso della loro sede centrale che si trova a Mountain View in California (nel video che segue puoi fare un tour al suo interno).
Tudum, il suono di Netflix
Tudum è il sito di contenuti di Netflix che ruotano intorno alle loro serie tv e film: notizie, curiosità, dietro le quinte, personaggi, attori, contenuti speciali, ecc…
L'azienda è nota per la sua creatività e la scelta di questo nome la conferma, Tudum è una parola onomatopeica di fantasia che richiama il suono che sentiamo prima dei video di Netflix (vedi il video che segue).
Oltre al nome è interessante anche il progetto di Content Strategy che ha come obiettivo: "GO BEHIND THE STREAMS", creare il più grande hub del cinema e della cultura pop.
Kodak
Un caso di nome di estrema fantasia è quello di Kodak, la famosa e decaduta azienda di materiale fotografico.
Il fondatore, l'imprenditore americano George Eastman, scelse questo nome perchè breve, facile da ricordare e pronunciare ed inoltre semplificava molto la registrazione del marchio in quanto era un nome che non significava nulla!
Inoltre la presenza della K iniziale e finale dava vigore e forza al brand. Troviamo le stesse K anche sul famoso sito di viaggi Kayak.com.
Giochi con le parole e neologismi: Adidas, Airbnb, Shopify
Questa tecnica potrebbe essere un di cui dei nomi di fantasia in quanto alla fine escono nomi non presenti sul dizionario.
Essa si basa sulla combinazione di parole e sul gioco e trasformazione di altre.
Adidas e la combinazione di nomi
Il nome Adidas è un nome inventato dato dalla combinazione del soprannome e cognome del fondatore Adolf Dassler.
Adolf era chiamato Adi e per creare la marca gli sono state aggiunge le prime 3 lettere del cognome.
Il risultato è un nome completamente astratto.
E' simpatico ricordare che il fratello di Adolf, che si chiamava Rudolf, fondò anche lui un'azienda di scarpe sportive e le diede il nome RUDA seguendo la stessa grammatica: le prime due lettere del nome più le prime due del cognome.
Successivamente cambio Ruda nel noto brand: PUMA.
Airbnb ed i materassi gonfiabili
Brian Chesky e Joe Gebbia sono due giovani laureati che fanno fatica ad arrivare a fine mese e per guadagnare qualche soldo decidono di affittare una stanza del loro appartamento di San Francisco.
Nel 2007 lanciano un sito web che pubblicizzava l'affitto di alloggi provvisori con servizio di colazione e letto gonfiabile (in inglese Airbed and Breakfast).
Il nome si trasformò presto in Airbnb per renderlo più corto e l'astrazione consentiva di svincolarsi dal concetto di materasso ad aria!
Acronimi: IBM, BMW, HP
Un classico nella definizione della marca è l'uso dell'acronimo, perfetto in quanto rende i nomi corti ma allo stesso tempo si inseriscono diverse parole.
Probabilmente è la tecnica più utilizzata anche dai piccoli imprenditori.
Alcuni esempi famosi sono:
- BMW: Bayerische Motoren Werke, fabbrica bavarese di motori
- IBM: International Business Machines
- HP: Hewlet Packard
Nomi geografici: American Express, Singapore Airlines, American Airlines
Per nomi geografici si intendono tutti quei nomi che hanno l'indicazione geografica relativa al brand.
E' una tecnica molto usata nelle compagnie aeree per indicare la società di bandiera del paese.
Considerazioni finali
Se devi creare un nuovo brand ti consiglio di provare a generarli utilizzando ognuna delle tecniche viste finora.
Inoltre è utile fare anche una sessione brainstorming.
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